È fondamentale comprendere le implicazioni della diffamazione e agire in conformità con la legge for each preservare l’onore e la reputazione di tutti i membri della società.
Quando si integra il reato di diffamazione? Come detto, la diffamazione è l’offesa alla reputazione di una persona.
: Il comportamento o le parole comunicate devono ledere l’onore o la reputazione di un individuo. Questo può includere dichiarazioni Bogus o denigratorie che danneggiano la reputazione di una persona agli occhi degli altri.
Dall’altra parte si vuole evidentemente tutelare l’onore e la libertà dell’innocente incolpato. Si configura in tal modo – sebbene non vi sia omogeneità di considerazione, ma è a tale tesi che si aderisce – un reato plurioffensivo.
Avviandoci verso la conclusione del nostro approfondimento sul reato di diffamazione, va spesa qualche parola circa l’elemento soggettivo del delitto, for every tale dovendosi intendere l’animo, l’intenzione con cui un soggetto pone in essere una condotta illecita.
L'approccio dei giudici della Cassazione nei confronti del caso fu senz'altro critico, tanto da richiamare l'attenzione del legislatore, affermando che: "il collegio decidente non disconosce che il caso in esame mostri il possibile verificarsi di molestie reato concrete incongruenze in punto di efficacia di perseguibilità degli autori di un reato di calunnia".
La calunnia consiste, come detto sopra, nell’accusare falsamente una persona della commissione di un reato anche se si sa che la stessa è innocente.
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Una conferma dell'applicazione dei suddetti criteri di individuazione è rintracciabile nel caso di un maresciallo della Guardia di Finanza di San Miniato (Pisa), che ha etichettato un collega, che lo ha sostituito nell'incarico lavorativo, con epiteti poco gentili, pubblicando sul social community Facebook, tra i dati personali del proprio profilo, la frase “…attualmente defenestrato a causa dell’arrivo di collega sommamente raccomandato..."[fifteen], alla quale seguivano una serie di insulti e minacce. Il maresciallo, condannato in primo grado a tre mesi di reclusione militare for each diffamazione pluriaggravata, è stato in un secondo momento assolto dalla Corte militare d'appello di Roma, in quanto le offese sul social network Facebook erano rivolte advertisement anonimi, dal momento che risultava impossibile riuscire a raggiungere il diretto interessato.
La norma, con un parziale rinvio al delitto di ingiuria (oggi depenalizzato) che era previsto dall'articolo 594 del codice penale, punisce chi, comunicando con più persone, offende l'onore o il decoro di una persona non presente. Tre sono, dunque, gli elementi necessari perché si possa configurare il delitto in esame:
Non si tratta, perciò, di un’offesa generica alla reputazione o all’onore dell’incolpato, come for each il caso della diffamazione, ma della falsa attribuzione della commissione di un reato, anche se non direttamente indicato, nella consapevolezza che l’accusa è falsa perché l’accusato è innocente.
Il social network veniva infatti visto come un ambiente virtualmente chiuso e ristretto di comunicazione e interazione fra poche persone selezionate, rispetto alla moltitudine che popola il mondo della Rete.
Il delitto oggetto d'esame è procedibile d'ufficio, for each cui la persona offesa può rimettersi all'iniziativa della Procura competente o presentare un esposto/denuncia, senza il vincolo del termine di cui all'art. 124 del codice penale.
Giuridicamente parlando, il reato di diffamazione si integra nel momento in cui almeno owing persone abbiano percepito l’offesa.